Percorso clinico peri-operatorio creato per attenuare la risposta allo stress derivante dall’intervento chirurgico.
Negli ultimi quattro decenni sono stati fatti molti progressi nel settore dell’artroprotesi, tra cui la conoscenza biomeccanica, la tecnica chirurgica, i design protesici ed i materiali impiegati. La gestione medica peri operatoria è rimasta invece pressochè invariata. Il recupero rapido del paziente, inteso come sintesi delle pratiche mediche più avanzate nella gestione del dolore, del sanguinamento e nel controllo accurato delle complicanze, rappresenta il fondamento del protocollo funzionale “Fast Track”. In questo percorso, inteso come programma di gestione di cura accelerato, il paziente assume un ruolo di protagonista del proprio recupero attraverso un esteso processo di educazione preoperatoria ed attraverso una presa di coscienza delle aspettative appropriate.
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E' importante che ogni paziente conosca perfettamente il percorso clinico che andrà ad affrontare. Conoscerà la procedura chirurgica che verrà effettuata, eventuali complicanze legate alla stessa e gli step riabilitativi successivi. Tutto ciò lo renderà più consapevole e favorirà un recupero più rapido e con un tasso maggiore di soddisfazione. Educazione tramite la visita medica e LEZIONI pre-operatorie ( in aula o virtuali (collegamento ipertestuale).
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Serie di procedure che hanno lo scopo di ridurre al minimo il sanguinamento operatorio. Le procedure sono divise nelle tre fasi chiave: pre operatoria, intra operatoria e post operatoria e riguardano sia accorgimenti medici (farmaci) che chirurgici (approcci mininvasivi) che fisici (posizioni dedicate degli arti nell’immediato post operatorio e fisioterapia).
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Utilizzo di farmaci in maniera multimodale cercando di colpire le afferenze dolorose su diversi "canali" Lo scopo è quello di ridurre al massimo il dolore nel post operatorio nei giorni successivi l’intervento tale da non compromettere e non rallentare la fisioterapia.
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Medicazioni avanzate a permanenza posizionate direttamente in sala operatoria e rimosse solo alla desutura (dopo 14 giorni circa). Medicazioni elastiche che non ostacolano il movimento nell’immediato post operatorio e possono ridurre il rischio di contaminazione (infezione) della ferita.
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Un trattamento riabilitativo precoce permette di ridurre le complicanze legate all’allettamento (esempio le trombosi) e permette al paziente una ripresa più rapida delle sue abilità.
Tutto il processo si può riassumere con questo grafico dove si può notare il percorso “tradizionale” di un paziente operato e il percorso rapido Fast Track. Nel percorso tradizionale il paziente viene enormemente debilito dall’atto chirurgico e poi molto gradualmente recupera fino a superare lo stato iniziale, nel percorso Ottimizzato il paziente parte già da un livello più alto, viene poco debilitato dall’atto chirurgico e subito recupera e supera il livello da cui era partito.
Ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere il Dr. Andrea Baldini nel 2014 proprio nel periodo in cui stava introducendo per primo il Fast Track in Italia. Ho creduto nel progetto e ho concluso il mio percorso di Specialità in ortopedia proprio con una tesi sul recupero funzionale Fast Track per pazienti operati per protesi di ginocchio e di anca.
Con il gruppo di Firenze e con il Dr. Baldini ho partecipato alla divulgazione del protocollo in Italia, con corsi sistematici rivolti a tutti gli operatori che potevano essere convolti ( gruppi multidisciplinari integrati ). La comunità scientifica Italiana si dimostrò da subito perplessa e critica (grosso cambiamento di mentalità) ma oggi il protocollo viene ormai adottato da quasi tutti i maggiori centri Italiani che si occupano di protesica.
Dal 2015 ho lavorato come responsabile all’introduzione del protocollo nell’Ospedale Civile di Guastalla, entrato poi a pieno regime nel 2017 con un percorso diagnostico terapeutico dedicato (PDTA). Si tratta di uno dei primi Ospedali Pubblici in Italia ad un avere un percorso di questo genere. Con un altro progetto di miglioramento, dal 2019 il protocollo è stato inserito anche presso l’ospedale Franchini di Montecchio Emilia.
Ringrazio il Dr. Andrea Baldini per avermi concesso di utilizzare gran parte del materiale iconografico disponibile nei contenuti di questo mio sito web.